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al testo di Serenella Menichetti
Rifiuti
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Rifiuti.
Annego la mia rabbia in un liquido liquore di liquirizia.
Liquami putrescenti annegano il cemento. Mentre si liquefanno petali di rosa e di gerani sui terrazzi. Lacrime rosse cadono nell'immondizia. Si mischiano alla sporcizia. Il puzzo sevizia le narici, le menti delle genti carcerate negli appartamenti. Fuori dal suolo si alzano lenti fumi di fetori. Salgono fino al cielo grigi umori e l'azzurro agonizza. Terra, cielo, chiedono respiro. Imbrattati, spalmati di lordura. Soffocati. Berciano invano, mentre: uno ad uno sacchi colmi di “lerciume” s'accatastano nelle strade, sulle piazze, nei vicoli. Ancora e ancora.
Devastante, il degrado cammina con zampe d'elefante. Incurante. Di schiacciar la civiltà sotto gli zoccoli.
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